
un gioco di posizioni di lettura a più occhi.

"... La finestra-occhio: L'osservatore è prima di tutto uno storico che, apprendo la finestra-occhio
sul presente, edifica
la particolare nicchia di senso,
imprimendo la sua privatissima inclinazione
alla cresta evolutiva dello spazio-tempo. La de-formazione impressa,
come eco informativo,
sarà la traccia del
suo passaggio nella vita. Ogni individuo di ogni campo-habitat, dal livello organizzativo più
infinitesimale a quello più macroscopico, lascia un segno-eco del suo
esserci nella rugosità, a più strati, della bios-vita. Ogni eco è un ordito storico che, se isolato da un
nuovo osservatore, permetterà la tessitura di una nuova lettura di
realtà e così di eco in eco, di ordito in ordito, la vita prende
storia nello spazio-habitat e nello spazio-mente dei vari osservatori
che si fanno i co-testimoni di quella “scaglia” di verità. L’apertura della finestra
crea il “contatto” con il tempo 0,
unico stato di realtà,
da cui con un salto di prospettiva
si dischiudono i due campi del passato e
del futuro,
come le due possibilità immaginative
che danno il luogo,
nel presente, alle dimensioni del “ricordo” e del “sogno”,
mondi dello ieri e del domani.
Porre il tempo 0 come lo sparti acque dell'immaginario passato-futuro implica vincolare la carta di lettura del processo vitale a tre differenti posizioni che si presentano come tre lenti-sguardi d'osservazione:
- Lo sguardo a tempo 0, che fotografa uno spazio privo di tempo-dutata, al di fuori quindi di parvenze di mutamenti con le differenti increspature del vivere. È lo spazio tridimensionale fermo. Spazio di un “adesso”, istante, che si dissolve in un attimo 0.
- Lo sguardo a tempo entropico che indirizza la lettura verso la “perdita di ordine”, registrando così le sottrazioni di realtà lette come una crescita del vuoto di informazione. È il campo di misura del grado della perdita di valore che nasce dal confronto ora→prima→.
- Lo sguardo a tempo sintropico che indirizza l'occhio al futuro, aprendosi allo spazio pieno di novità, processo moltiplicativo che fa intravedere un secondo livello di ordine, come una riorganizzazione che allargando il processo gli dà evoluzione, si pensi ad un seme che si fa radice e poi ramo-foglia-fiore. È lo spazio in cui si misura il grado d'acquisto di ordine nel confronto ora→dopo→.

Itinerari nodali a multiMondo e multiVerso
1. Lo sguardo e la mente di Carmelo Colamonico


3. Il poeta maestro del buio:
orlatura di realtà e geografie mentali nei piani di lettura


5. Michel Foucault tra bio-politica e bio-potere: Il baratro del Nulla

6. La relatività della vita in un atto: le dimissioni di papa Joseph Ratzinger

7. Lo sguardo cristologico dall'etica gentile: in una topologia complessa di pensiero
I Parte - II parte
L'organizzazione della mente è un processo naturale di gemmAzione che per successioni di sdoppiamenti, accoppiamenti... degli ordini informativi, produce la molteplicità degli stati emotivo-cognitivi.
Ogni stato è una forma-visione con un grado di chiarezza storica che è la consapevolezza, a tempo 0, della locale relazione io/mondo/infinito. La coscienza, con i suoi stati cognitivi ed emozionali e con i suoi salti mentali aprendosi a nuove visualizzazioni, entra nell’organizzazione di tutto il contesto gnoseologico, per cui se la conoscenza è il risultato di un negoziato silenzioso tra la natura in sé e l’osservatore, grande importanza assume l’occhio-mente di colui che guarda e visualizza quello che, egli stesso, con un atto decisionale, vuole visualizzare come oggetto, differenziandolo dallo sfondo; per H. Maturana è lo stesso osservatore che costruisce il dominio cognitivo che fa da sfondo-campo alla sua particolare azione esplorativa.
Antonia Colamonico
(Epistemologa, biostorica)