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Scienza & metodo Biostoria

Scienza & metodo Biostoria
Prof. Antonia Colamonico, epistemologa.

Centro Studi - Acquaviva F. (BA)

Centro Studi - Acquaviva F. (BA)
aula cenacolo

domenica 20 aprile 2008

Organizzazioni biostoriche: i luoghi della Coscienza


di Antonia Colamonico

Il pensiero come organizzazione di spazio-tempo si pone, in chiave biostorica, come un topos, luogo, che si struttura in correlazione ai campi di ragionamento che il soggetto riesce a formare e a organizzare. La capacità ad elaborare un’interiorità, ad esempio, quale spazio di riflessione intorno alla vita, nasce da una topologia di pensiero che si sappia strutturare su più livelli d’osservazione. Non tutti sviluppano gli stessi ambienti di riflessione, per cui non si possono generalizzare i criteri di valutazione e i modi di comprendere la realtà. Esistono differenti tipologie nell’esercitare la propria umanità, in funzione delle linee di sviluppo del proprio pensiero.

I piani di dinamica della mente rendono l’individuo indipendente dalla sua struttura cerebrale, vera e propria, per cui anche se da un punto di vista del funzionamento della struttura del cervello si può parlare di una costante costituzionale, dal punto di vista dell’elaborazione del pensiero ogni uomo si distingue da un altro: in ciò consiste la particolare univocità, che rende ogni persona irripetibile.

Si può parlare di umanità uni-dimensionale, bi-dimensionale, tri-dimensionale e così via, in quanto non tutte le personalità sono organizzate secondo i medesimi luoghi mentali. Importante è comprendere come ogni soggetto uomo sviluppi nel tempo una particolare forma mentis, che si auto-organizza in funzione degli spazi di lettura che il soggetto stesso saprà predisporre e diversificare: in ciò si colloca l’esercizio d’educazione all’osservazione.


Dell’anima, bell’anima, all’anima

di Angelo Rovetta

Solo uomo e donna han sguardo sospeso,

volto all’orizzonte senza vedere:

intuisce pensieri, all’interno,

coglie le nebbie azzurre e bigie

nelle luci perlacee, ambigue

che profilano l’anima.

Non così merlo e gatto e coniglietto,

non così mucca e lupo e capre

e talpe e topini e castori e scoiattoli

e gazzelle e lioni e orsi e draghi infocati;

non così liocorni e ippogrifi e arpie

e mutanti della spaventata fantasia.

Tutti gli animali veri e falsi han sguardi attenti e apprensivi

a osservar l’orizzonte intorno intorno,

o, ben pasciuti, volgon pigro occhio

torvo, opaco d’indifferenza e di sonno.

Solo tu sai sospendere lo sguardo,

né attento all’ambiente,

né intento a dire,

mentre contempli il tuo paesaggio interiore,

e fluttuan le parole nel silenzio,

anima mia.

L’autore pone il piano dell’anima, come il luogo privilegiato della coscienza che nasce dalla capacità a guardare in alto, al di là del campo vitale che imbriglia nelle faccende quotidiane. Nell’azione d’elevare lo sguardo al non visibile, la coscienza impara a osservare un paesaggio interiore, colmo di silenzi pieni di significati universali.

Imparare a spiccare il volo verso uno spazio aperto, non definito, diviene uno dei traguardi per la realizzazione di un pensiero a campo profondo. Si può definire questo spazio pluridimensionale la grande scoperta dell’umanità che gli permette di agire dinamicamente nella storia, elaborando e trasformando la realtà.

La capacità a diversificate le posizioni di lettura è la grande conquista della specie umana che gli ha dilatato la mente ad una molteplicità di spazi-luoghi di memoria. Ogni luogo imprime un suo particolare significato e sono questi che rendono i piani di scelta delle azioni, complessi. Ogni azione è annodata in una scala di valore che vincola i suoi effetti ad una particolare apertura di linea-direzione di futuro. I vincoli rendono coerenti le azioni, poiché ognuna nasce da un significato-valore che impone il livello di scelta.

Naturalmente importante è saper leggere le corrispondenze tra scale di valore e luoghi mentali, per comprendere i significati storici delle azioni. Spesso l’errore che si fa ad esempio nella comunicazione è quello d’identificare la struttura mentale di chi parla, l’emittente, con quella di chi ascolta, il destinatario, prescindendo dalle particolari geografie mentali. Si pensi ai livelli di incomprensione tra genitori e figli o insegnanti e alunni, datori di lavoro e impiegati e operai…

Necessita per questo fare un esercizio di lettura diversificata intorno agli eventi e alle comunicazioni. La conflittualità secondo un’ecologia della mente, nasce da una incapacità a comprendere i piani mentali degli altri.

La capacità ad immedesimarsi in chi parla, nasce dal saper leggere le differenze di creste-nicchie mentali. In tale prospettiva la Palestra della mente, si pone come il luogo privilegiato dell’esercizio di miglioramento delle capacità a relazionarsi con la vita, con gli altri e con se stessi.

Il malessere vitale, come insoddisfazione che rende la società odierna inquieta e scontenta, nonostante le sacche di benessere, nasce dall’aver sottovalutato il ruolo storico della coscienza, vista erroneamente nel passato come una sovrastruttura che ingabbiava l’individuo in una morale di facciata e di perbenismo.

La coscienza in chiave biostorica è la capacità dialogica che nasce all’interno dell’individuo e gli fa assumere una pluralità di posizioni di lettura della realtà. Più complessa sarà la sua coscienza e più chiara sarà la sua azione storica; più diversificata sarà la sua geografia mentale e più grande sarà la sua capacità di comprensione del significato della vita. Sono proprio i significati, come gradi di valore, che rendono l’uomo protagonista o antagonista della scena storica. I due ruoli generano due dinamiche storiche differenti che implementano le quantità/qualità di vita/morte.

Ogni scelta d’azione imprime una curvatura alla cresta biostorica, che allontana o avvicina i campi di benessere/malessere.


Il Filo S.r.l. - Palestre della Mente -

Via S.no Ventura, 47/d
70021 Acquaviva delle Fonti (BA)
Tel. 080 4035889

Amministratore Unico
Dr. Marcello Mastroleo


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la bellezza dell'Umanità

Perugia, Agosto 2008