Convegno: Italo Globali - Protagonisti nel Mondo, italiani per sempre. |
Evento: - Sala Aldo Moro, Palazzo Montecitorio - Martedì 4 Ottobre 2016 ore 14:30
Italo Globali
Protagonisti nel Mondo
Italiani per sempre
Una"finestra d'osservazione" su uno dei temi "caldi" della Realtà Italiana:- L'esodo
delle intelligenze giovanile, letto generalmente come una forma
d'inghiottitoio culturale e, per ricaduta, economico del Paese.
Vicepresidente della Camera, Simone Baldelli. |
L'introduzione ai lavori è stata curata dal On. Antonio Palmieri dell'Intergruppo Parlamentare Innovazione, che accogliendo l'idea dell'evento, ha personalmente curato la realizzazione dello stesso. Nella doppia azione di apertura/chiusura dei lavori, ha voluto dare un'intonazione propositiva auspicando l'Apertura degli Sguardi Politici ed Economici alla Realtà Globale che sta disegnando nuovi orizzonti non solo economici, ma soprattutto mentali.
Egli con grande chiarezza ha sottolineato come le nuove generazioni siano sotto certi aspetti molto più disponibili alla globalità, sentendosi già Cittadini a Spazio Allargato con una quasi innata propensione al viaggiare tra le Lingue, le Società e le Culture.
On. Antonio Palmieri, Inter-gruppo parlamentare innovazione. |
L'ideatore
dell'Evento, il Giornalista, Blogger Gabriele
Caramellino,
ha definito l'idea di "Italo Globali", come concetto
fluido, in perenne divenire, ma ricco di stimoli per poter parlare
dei linguaggi della Contemporaneità:
- Italo Globali è un modo di essere, di pensare, di vivere, di ragionare.
Gabriele Caramellino, curatore del libro "Italo Globali". Lupetti editore, 2014. |
Avendo
l'Italia accumulato dei ritardi sui nuovi linguaggi, ha sottolineato
come occorra affrontare i nuovi temi strategici, soprattutto
tecnologici, misurandosi con il cambiamento per meglio valorizzare il
lato migliore dell'italianità nel Mondo.
Passato, poi, a
illustrale la scaletta
della serata, ha riportato in omaggio a suo Padre la bella definizione
che egli aveva coniato:- Gli
Italo Globali, gli italiani migliori!
Nella
serata, molti relatori hanno sottolineato una certa "pesantezza"
nel Sistema Italia ma, se i modelli cognitivi con cui si legge il
Presente sono superati, in parte è dovuto anche alle politiche
economico-governative che hanno spesso penalizzato gli investimenti
in ricerca, istruzione e nuove metodologie. Tutti hanno lamentato
un'impreparazione nei giovani a leggere la globalizzazione.
(Pierluigi Puglia, portavoce di Sua Maestà Britannica, in Italia) |
Belle
le due testimonianze delle Ambasciate Inglese (relatore
Pierluigi Puglia,Direzione della Comunicazione &
Public Affairs del Governo di Sua Maestà in Italia) e Statunitense
(documento letto da Gabriele Caramellino), con le cifre
concrete sull'elevato numero di giovani che ogni anno si
trasferiscono nei loro Paesi e, anche, sull'elevato numero di
statunitensi e britannici che scelgono di vivere in Italia, in un
ricco interscambio di esperienze e cultura.
1) - Il primo tavolo dal taglio prevalentemente economico-finanziario, è stato moderato dal giornalista di Avvenire Arturo Celletti, con la partecipazione di Matteo Cerri (Finanziere, Fondatore e Amministratore Delegato The Family Officer Group, Londra), Alessandro Mele (Finanziere, Fondatore e Amministratore Delegato EthicalFin, Londra), Paola Bergamaschi Broyd (Angel Investor) e Mario Pagliaro (Chimico al CNR di Palermo, Esperto in Bioeconomia e specializzato in Nuove Tecnologie dell’Energia).
Panel 1: L’Italia tra investimenti, economia e crescita.
|
I
relatori provenienti da differenti esperienze di successo, hanno
evidenziato le nuove traiettorie
economico-tecnologico-finanziarie, sottolineando come la
crisi del Sistema Banche non significhi l'assenza di
denaro, ma solo la nascita di altri canali di distribuzione ed
investimento, con nuove agenzie che si pongono a
nodo di collegamento tra i privati investitori e gli
imprenditori.
L'eccellenza
è la chiave di volta per accedere al prestito privato, ma in
Italia non si è preparati culturalmente alla presentazione
dell'idea nuova (Matteo Cerri).Tale nuova realtà sta mutando il volto della finanza e per ricaduta dell'economia, oggi si è molto più attenti all'impatto sociale, si investe ma su progetti che salvaguardino l'ambiente, con ricadute a lungo termine:
- La nascita
di una "finanza a impatto sociale" è la
novità che vede impegnati in particolar modo i giovani (Paola
Bergamaschi Broyd). Essi, da un'indagine fatta, sono molto
attenti a quegli investimenti che puntino a creare un bene
collettivo; il guadagno è si importante, ma vincolato al
benessere ambientale. Sta nascendo un volto buono
dell'economia
Il valore dei soldi è indiscutibile per gli investimenti (Alessandro Mele), ma occorrono progetti finalizzati alle nuove tecnologie ad esempio le energie rinnovabili:
- In Italia
c'è una forma di diffidenza verso gli invertitori privati, poiché
si è ancora legati all'idea delle Banche come fonti del prestito.
- In sintesi
occorre cambiare le logiche con cui guardare al domani.
Panel 2: Decodificare l’Italia e spiegarla al Mondo. |
In
questo tavolo si è impostato un gioco di lettura, tra
uno sguardo severo (Filippo Addarii) che
sottolineasse i punti critici per Essere Italo globali,
e uno positivo (Umberto Mucci) per tracciare i punti di
eccellenza dell'italianità nel Mondo.
Dal confronto è emerso come le generazioni giovanili, a partire dagli anni 2000, siano state costrette all'esodo, non essendosi sviluppata in Italia una Cultura del Lavoro, come in Inghilterra, Paese in cui i Governi, indipendentemente dalle tipologie di schieramento, hanno costantemente investito per il potenziamento di un eco-sistema di mercato da cui, come effetto naturale, far scaturire la moltiplicazione delle offerte di lavoro:
- All'Italia è
mancata una visione di futuro per attrarre i talenti e facilitare il
fare impresa, ad esempio, in Estonia si può aprire "online"
un'impresa e gestirla online senza mettere piede nel Paese, mentre
nel nostro Paese non c'è una Cultura d'Impresa.
Nel
Mondo ci sono 60.000.000 di potenziali italiani che per legge
potrebbero chiedere la cittadinanza, in quanto figli e nipoti di
italiani. Essi sono un'altra Italia che se riconosciuta potrebbe
essere una grandissima risorsa finanziaria e culturale per il nostro
Paese. Ma tale prospettiva richiede un Sistema Italia aperto
alla Cittadinanza, in grado di superare le barriere
culturali, economiche, burocratiche che creano le gabbie e le
chiusure ideologiche ed economiche, per costruire legami
indissolubili tra i Paesi e le Persone.
Panel 3: Esperienze Italo Globali. |
In
questo terzo gruppo sono state presentate delle differenti realtà
globali, frutto di idee nuove.
- Rita Comi
ha sottolineato come l'apertura al Mondo sia una carta vincente
per inventare un lavoro creativo. Occupandosi di valorizzazione di
artisti a scala mondiale, ha sottolineato come il mercato
globale faccia da collettore per professionalità multi-nazionali,
collaborative, pur restando a casa.
- Alessandro
Brunori, illustrando l'apertura del Mondo Arabo al
digitale, ha sottolineato il ritardo italiano perché non ha
il senso del Presente. C'è chi guarda al presente con il
passato e chi con il futuro, leggendolo e immaginandolo, per
realizzarlo già nell'oggi. A Dubai c'è l'idea che la
Nazione abbia il compito di creare un ambiente in cui le
persone si sentano felici (con il Ministero della Felicità).
Per questo si guarda all'eccellenza, all'ambiente, alla formazione,
alla digitalizzazione. La penetrazione digitale nel Paese è
prossima al 91%, mentre in Italia è solo 62%, infatti il 28% degli
italiani non accede a Internet, uno su tre. I motivi del non accesso
sono la mancanza di competenze come il non sapere l'inglese e cosa
più grave il non ritenere Internet uno strumento utile o
interessante, mentre oggi la Rete è indispensabile per il
successo delle aziende.Il fare impresa a breve nel Mercato
Globale non potrà non passare dallo spadroneggiare le diverse
piattaforme della Rete.
- Marco
Corsaro, imprenditore nel marketing digitale, ha sottolineato
come il più grande limite al digitale, in Italia, sia il
capitale umano, quali risorse formate. Le opportunità di
lavoro ci sono e tante anche nel nostro Paese, ma non c'è capitale
umano preparato. Il motivo è l'assenza di giustizia, l'Italia
è un sistema clientelare che genera
mediocrità. Interagire con burocrati e manager
mediocri, per prospettare investimenti in un'idea innovativa, è una
grande fatica con un'enorme perdita di tempo.
- Teresa
Pastena, ha disegnato il quadro dei giovani che emigrano e
indicato delle coordinate su cui muoversi. Il motivo dell'esodo è
la maggiore meritocrazia all'estero, la migliore continuità
lavorativa con contratti a tempo indeterminato, i motivi di studio.
Londra è una città meritocratica e se si hanno
obiettivi chiari si può fare carriera. Data la crescente affluenza,
il Consolato italiano ha creato un servizio primo approdo
per dare delle coordinate su come muoversi nel territorio inglese.
Le offerte di lavoro sono tante, ma non è facile essere assunti,
sia perché non sono solo gli italiani a migrare in Inghilterra e
sia perché non si sa come muoversi. Occorre, perciò,
essere preparati sulle normative, parlare un buon inglese,
sapersi presentare alle aziende, in sintesi studiare.
- Francesca
Cocco, ha presentato il cambiamento del mercato cinese,
che attira iniziative italiane, ma solo se ben presentate e
motivate. La Cina ha aperto alle tecnologie avanzate,
come il mercato digitale che nuove volumi enormi di denaro
(Alibaba). Crede fortemente nella formazione dei giovani, lo
stesso Governo paga i viaggi di studio all'estero di tanti
talentuosi che poi sono riassorbiti tutti nelle aziende cinesi. La
Cina attira talenti e crede nell'eccellenza, tanto da essere
fortemente competitiva sui mercati mondiali, assorbendo spazi sempre
più grandi anche in relazione alle nuove tecnologie.
- Marcello
Mastroleo ha sottolineato l'urgente bisogno di allargare
gli orizzonti immaginativi, educando il cervello a saper
vedere la Complessità. Dal punto di vista storico si è
creata una frattura economica tra il prima crisi
americana del 2009 e il dopo, con l'ingresso
degli algoritmi matematici in finanza, che rendono
inefficienti i sistemi di lettura tradizionali dei
Mercati di investimento azionario (a mente umana), ma se
cambia il paradigma (con l'ingresso dei programmi
elettronici negli scambi) di necessità occorre adeguare i
modelli mentali che fanno da cerniera alla modellistica
matematico-finanziaria.
Marcello Mastroleo, matematico e teorico della Mente Multi-Proiettiva. |
Egli
collegando in un unico sistema dialogico,
Matematica-Finanza-Cervello-Innovazione, ha
messo a fuoco il limite strutturale di una
Società a pretesa di Efficienza perché
si presta ad essere manipolata,
rendendo nulla la pretesa stessa:
- Oggi serve
un salto di paradigma
da una
Società Efficiente
a una Resiliente,
che sappia continuamente riorganizzarsi, nonostante gli imprevisti.
Una Società "robusta" dovrebbe saper gestire le crisi,
senza innescare congiunture negative.
Occorre uno sguardo che sappia snodarsi in tre ambienti osservativi:
- topico,
atopico, utopico che danno le letture
multiple di un unica realtà, a tempo presente.
______________________________________
Presentazione intervento Marcello Mastroleo.
_______________________
Registrazione del Convegno.