
Una prima grande accelerazione si ebbe con il sistema industriale, in cui si passo da un’organizzazione a mesi ad una a ore. Oggi il tempo di risposta di un computer si esprime in nanosecondi, per cui vi è una perdita o caduta quasi totale del tempo dell’attesa: l’ideazione e l’azione finiscono con l’occupare lo stesso attimo di tempo.
Si parla molto di tempo reale o tempo 0, ma misurarsi con tale velocità, richiede delle capacità di lettura, di osservazione, d’ideazione e di decisione molto più ampie e nello stesso tempo più selettive.
Saper scegliere la risposta nel momento stesso in cui si pone la domanda, richiede un bagaglio di conoscenze molto più ampio e nel contempo una capacità decisionale molto più matura e veloce. Non tutte le ipotesi di risposte sono idonee all’azione.
Biostoria nasce da tale constatazione e vuole porsi come scienza & metodo che educhi alla gestione del tempo zero. E’ una scienza dello sguardo, intesa come una scienza plastica che si modella intorno alle nicchie spazio-temporali, registrando le perturbazioni che l’evento ha prodotto in esse; in tal senso è una scienza che si affina di volta in volta, secondo le diverse osservazioni che vengono effettuate:
- le scienze dell’Era delle Informazioni, data la velocità e l’instabilità del sistemi, saranno semplicemente delle tracce di lettura, delle ipotesi di percorsi, dei metodi di indagine, in continua evoluzione, piuttosto che delle leggi codificate in sistemi definiti assoluti.