Dal Sito "nicchia-saggio": La Spugna eco-biostorica. © 2013 - Antonia Colamonico
di Antonia Colamonico
(Epistemologa, pedagogista, biostorica)
Con la lettura eco-biostoricai, l'osservatore storico (ogni uomo) assume una ruolo-funzione, importantissimo, nell'organizzazione della realtà, essendo egli la lente-bussola che, districandosi nella vita, indirizza e orienta gli sguardi in relazione ad una molteplicità di campi d'interesse che si fanno oggetti privilegiati della sua eco-inter-azione vitale:
- Saper
agire nel tempo idoneo alla realizzazione di una data
azione-risposta storica, implica una celerità di codifica dei
significati, di elaborazione di un'ipotesi di risposta e di
anticipazione delle ricadute d'effetto di quell'impronta informativa
che sarà impressa, agendo, nel campo-habitat.
Il porre un bordo-confine è propedeutico alla tessitura del reticolo informativo delle proiezioni degli stati vitali di quella porzione di spazio-tempo così delimitata. Il porre un confine rientra nella 5° dimensione di letturaii che fa scomporre il tutto in campi e campi di insiemi informativi a cui si dà un nome-vestitura. Si pensi alla complessità dei campi d'interesse che fanno di ogni soggetto, non solo uomo, un esperto in qualcosa che si intesse nell'insieme di abilità organizzative di tutta quanta la società, in tal senso si spiegano i talenti che rendono la scena storica una giostra di figuranti e ogni figura è un modo differente di esercitare la personale funzione storica, solo così acquistano significato storico:
- i poeti,
gli scienziati gli atleti, gli artigiani, gli operai, le massaie,
gli apicultori, gli stilisti, i potatori, i panettieri, i fiorai,
gli ambulanti... tutte quella molteplicità frattale di professioni
che uscendo dall'idea di uomo-massa, rendono la
società un reticolo pulsante di campi e sotto-campi di “mestieri”
con una rosa allargata di specializzazioni e di abilità elaborative
e attuative.
Oppure come negli anni '70 del 1900 quando si era o proletari o borghesi e le due parole si facevano etichette, con un ché di dispregiativo da ambo le parti. Se si riflette, da tale riduzione classificativa sono nate le logorroiche dispute tra la destra e la sinistra che hanno sfibrato il tessuto politico italiano, riducendolo ad un bordello di mestieranti che in tale diatribe hanno imparato a servire il “partuicularissimo” interesse:
- una
logica oppositiva è funzionale alla stagnazione che si fa malattia
storica di tutta la società, lo sanno bene gli strateghi abili
nell'alimentare lo stato di diffidenza, funzionale ai conflitti,
quel dividi
et impera
caro ai romani.
- La
vivacità di una società-mondo non è data dallo status di
ricchezza economica, ma da quella di ricchezza fattuale, non è un
caso che civiltà fortemente legata ai vecchi sistemi artigianali
oggi siamo civiltà emergenti (Cina, India).
Ogni risposta implica un grado-angolo di scelta (+ o -) positiva/negativa, che scaturisce da un'aspettativa che resta non espressa, imparare a comprendere le aspettative dell'altro e di sé, potenzia la capacità anticipativa della mente, in tale apertura logica ad una realtà diveniente si amplifica l'area di libertà, imparando a negoziare la scelta storica tra una molteplicità di possibilità fattibili (che si possono fare, che è possibile fare)
Amplificazione dello sguardo:
effetto zoom dell'obiettivo che rende variegata l'ampiezza-profondità della finestra osservativa.
effetto zoom dell'obiettivo che rende variegata l'ampiezza-profondità della finestra osservativa.
L'essere clientes implica l'assenza di tale spazio dialogico nella coscienza dell'individuo:
in una lettura a corto raggio, può apparire che tale propensione “del mettersi al servizio di” sia funzionale alla particolare angolazione evolutiva che una classe politica vuole imprimere alla storia, ma con un occhio attento agli effetti farfalla, si rivela un vicolo cieco; in quanto non sono “coltivate” le competenze-abilità ma gli asservimenti-mantenimenti degli stati di potere. ... (continua)